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Incontro con Gian Luigi Bersani Unioncamere 7 febbraio 2013
Riflessioni..l’ Argentina anticipa situazioni ?
Il meccanismo finanziario veniva fantasiosamente chiamato “bicicletta” in quanto consentiva ” pedalando” di “moltiplicare” investimenti e guadagni
tramite una sorte di derivato..” il deposito in pesos ” che veniva dato in
garanzia per ottenere altri pesos da investire scommettendo sempre sul
differenziale inflazione/svalutazione. Una vera e proria catena di sant ‘
Antonio come quella dei derivati…con guadagni di due digiti…
Nel 1981 il Banco Centrale gettò la spugna , il dollaro schizzò alle stelle
e il castello di carte crollò Naturalemente lo Stato aregntino assunse
tutte le perdite con una assicurazione di cambio…, i militari ne furono
comunque travolti , tentarono la tragica carta Malvinas…e poi finalmente
finirono, sul banco degli imputati.
Alla fine degli anni ‘ 80 la iperflazione flagellava l’ Argentina, l ‘
elemento psicologico irrompeva nella economia e sui prezzi si scaricava non la inflazione ma la sua aspettativa. con effetto esponenziale. Il debito pubblico lasciato dai militari era enorme e in gran parte in dollari.. Il
pesos si svalutava rapidamente e la unica sicurezza era il dollaro che
aumentava a dismisura. Il ministro della economia del Presidente Menem ebbe una felice intuizione, nel 1991 presentò una legge chiamata di convertibilità : di fatto il peso valeva un dollaro con garanzia del Banco
Central..che per legge non poteva emettere pesos.se non in presenza di
riserve in dollari. .Grande liquidità andò al Governo per la vendita dei
gioielli della “corona “, telefoni, energia, acqua, aeroporti, autostrade,
cantieri navali, siderurgica, petrolchimica ecc ecc tutto fu venduto e in
fretta.. spesso il pagamento avveniva con titoli del debito pubblico alla
pari..quando quotavano molto meno…Le conseguenze furono increbili e
rapide…affluirono notevoli capitali stranieri attratti da buoni prezzi in
dollari il cui cambio era garantito dallo Stato..la economia riprese e lì Argentina tornò popolare nel mondo del business…fin troppo…
In realtà si trattava di una riedizione più elegante del dejà vu dell’ epoca
dei militari..alti tassi in pesos , dollaro artificialmente basso…Nessuno
ebbe il coraggio di ammazzare la gallina dalle uova d’oro e a fine anni ’90
inizio XXI secolo il botto fu grande …svalutazione selvaggia e default..
Poi la fortuna..la magica soya rirese ricco il paese che crebbe..anche non
pagando i debiti,, a ritmio asiatici.almneo fino ad oggi.
Questa lunga e spero non troppo noiosa storia per cogliere alcune
similitudini con i fatti che riguardano l’Italia e non solo ..le immense
speculazioni finanziarie che fanno guadagnare interi PIL , i derivati (
tossici ) per i quali lo Stato in qualche modo garantisce salvando le banche e drenando liquidità dal mercato con le tasse…e la camicia di forza della convertibilità vale a dire dell ‘Euro che ci impedisce di regolare la nostra economia..come non era possibile per l’ Argentina mantenere la stessa moneta degli USA così non è possibile, se non a caro prezzo, per l’ Italia mantenerer la stessa moneta della Germamia. L’Argentina uscì dalla crisi del 2001 con provvedimenti duri valutariamente
ma non fiscalmente e dopo una breve recessione il Paese riparti grazie agli introite delle esportazioni agricole – prelievo alla origine – che noi
ahimè non abbiamo. Storie simili ma in condizioni assai diverse a favore
della Argentina la cui storia, economica e politica ,dovrebbe essere
attentamente studiata in quanto spesso anticipa la nostra.
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> GIORGIO DE LORENZI
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Il Corriere della Sera censura se stesso
Il Corriere della Sera di lunedì 4 febbraio pubblica in prima pagina
Dagli amici mi guardi Iddio….
SOCIETA’ ITALIA ARGENTINA
Lettera Informativa febbraio 2013 III
L’ Argentina e il cattivo giornalismo degli amici italiani
Sul Corriere della Sera di oggi lunedì 4 febbraio Rocco Cotroneo firma un articolo dal titolo ” Le bugie cattive degli amici argentini con gli onori della prima pagina, infarcito di luoghi comuni , supponenza ignoranza e arroganza .
Particolarmente fastidiose le citazioni a sproposito e fuori contesto di Borges e la facilità all’ insulto istituzionale come ” Carlos Menem mix di tracotanza cafona “” Scomodare inoltre Eva Peròn riferendo frottole sulla sua età e la sua condizione familiare , dimostra a parte la ignoranza anche una notevole villania .Dispiace che questo corrispondente di un prestigioso quotidiano parli con tanta incompetente superficialità di un paese molto vicino alla Italia, che evidentemente conosce solo tramite pettegolezzi e sentiti dire..
Più giornalisticamente interessante sarebbe stato parlare della reazione argentina alla censura del FMI : politicamente la Presidente Kirchner ha reagito duramente dicendo che il Fondo è nemico della Argentina e la attacca per la sua politica con l’ Iràn , ma praticamente il ministro della Economia ha dichiarato che rivedranno gli indici inflazionari e forniranno nuovi dati al più presto. Sembrerebbe notizia più interessante di quella che Eva Peròn si “levava” gli anni.* o che Maradona quale ” mano de Dios “..( ancora il goal del1986…!!.), sia lo specchio del Paese
Giorgio De Lorenzi
* possediamo copia autentica del certificato di nascita di Evita ( 7 maggio 1919 )
Buon compleanno Buenos Aires
L’ Argentina e il FMI
Omaggio a Borges
può essere per noi il tempo più felice.
È morto l’animale o quasi è morto.
… Restano l’uomo e l’anima.
Vivo tra forme luminose e vaghe
che ancora non son tenebra.
Buenos Aires,
che un tempo si lacerava in sobborghi
verso la pianura incessante,
è di nuovo la Recoleta, il Retiro,
le confuse strade dell’Once
e le precarie case vecchie
che seguitiamo a chiamare il Sud.
Nella mia vita son sempre state troppe le cose;
Democrito di Abdera si strappò gli occhi per pensare;
il tempo è stato il mio Democrito.
Questa penombra è lenta e non fa male;
scorre per un mite pendio
e somiglia all’eterno.
Gli amici miei non hanno volto,
le donne son quello che furono in anni lontani,
i cantoni sono gli stessi e altri,
non hanno lettere i fogli dei libri.
Dovrebbe impaurirmi tutto questo
e invece è una dolcezza, un ritornare.
Delle generazioni di testi che ha la terra
non ne avrò letti che alcuni,
quelli che leggo ancora nel ricordo,
che rileggo e trasformo.
Dal Sud, dall’Est, dal Nord e dall’Ovest
convergono le vie che mi han condotto
al mio centro segreto.
Vie che furono già echi e passi,
donne, uomini, agonie e risorgere,
giorni con notti,
sogni e immagini del dormiveglia,
ogni minimo istante dello ieri
e degli ieri del mondo,
la salda spada del danese e la luna del persiano,
gli atti dei morti,
l’amore condiviso, le parole,
ed Emerson, la neve, e quanto ancora.
Posso infine scordare. Giungo al centro,
alla mia chiave, all’algebra,
al mio specchio.
Presto saprò chi sono.
(J.L. Borges )
Incontro SIA Sottosegretario Marta Dassù
Società Italia Argentina
Lettera informativa gennaio 2013 III
Incontro con sottosegretario Marta DASSÚ
Martedì 8 gennaio la SIA si è riunita con il sottosegretario agli Esteri Marta DASSÚ .
Sono stati illustrati gli eventi realizzati nel biennio 2011/2012 e i programmi per il prossimo.
È stata esaminata la situazione dall’Argentina ove la sottosegretaria si è recata in ottobre.
Giorgio De Lorenzi